Fiere addomesticate

In una cultura patriarcale diventare Madre vuol dire che una donna si deve sempre purificare, da immonda diventare monda. Una grossa nube di odio maschile si spacca e piangendo acqua scura, da anarchica, isterica e irrequieta, la donna diventa “buona”. Dovrà assistere muta alla vita, non partecipare all’ilarità del mondo e dovrà diventare indispensabile e discreta. Se una sera la Madre fa una domanda al marito nella sua cucina smaltata come un obitorio, ecco se fa una domanda al marito non può che essere per una questione grave: “Dove vai?”, lottando con il caldo da serra e i suoi pensieri cupi. Il marito non può dirle che spera che, fra un po’, gli dica di sì la piccola cameriera della villa in cui è giardiniere. Quindi...

Un blog umoristico e poetico, si può.

E’ da agosto che non metto piede qui. Disinabissata dalla notte, mi trascino sbuffante e vituperante. Sono stata a vivere l’esistenza, come direbbe Mario Passero, e non sempre ho vissuto la vita (“Tutto è come non-essere, come dover-essere, cioè il nulla”.) Ora possiamo abboffarci di parole, perchè chi vi ha detto che si può vivere solo di pane e acqua, era un imbecille. Noi siamo già di là per questo di qua sembriamo monchi ma i monti enormi li abbiamo scavalcati forse perdendo piedi avambracci padiglioni non di questo c’importa con pròtesi vi diremo protèsi cosa vedemmo anche mezzi ciechi siamo tornati indietro abbagliati dalla visione abbigliati come superstiti siamo noi qui per voi offerti senza compenso l’ascolto di voi...

Cavalcare la vita.

Bisogna avere coraggio. Perché in genere le situazioni sono più delicate che disperate. Infatti se uno è fine d’udito e attentissimo risolverà le comuni tragedie con sconcertante facilità. Ho conosciuto un uomo che aveva una specie di rogna sulla pelle, da quando era bambino. Da adulto evitava gli esseri umani, portava vestiti a manica lunga, ha sposato una donna sgradevole e rozza perché – mi disse- nessun’altra si era mai avvicinata a lui. Naturalmente aveva provato inutilmente tutti i preparati dei dermatologi. All’età di 50 mi ha incontrato. E io candida come una colomba gli ho detto: “Prova a metterti la cara, buona Nivea. Si proprio quella delle nostre nonne. Ho nella retina dall’infanzia la scatola tonda e blu....

UN viaggio pieno di sangue

UN viaggio pieno di sangue

 Un viaggio pieno di sangue Come nascono i poeti   “MADAME BOVARY C’EST MOI” Flaubert      “Sono il vampiro del mio cuore, uno di quei grandi derelitti condannati al riso eterno e incapaci di sorridere” Baudelaire      Amici, ci sono persone che s’aggirano tra di voi che conoscono bene se stessi, gli altri e capiscono presto, anche, come funziona il mondo.   Vedono bene i tranelli di chi se la tira, le bluffate e le buffonate del bullo, la finta generosità di chi si offre sempre, la condanna dei broker all’ambizione, vedono i giusti e i pii peccare, vedono i vili eludere colpe e la depressione degli edonisti. Sì, vedono, vedono… vedono te, fratello, che ti dai da fare da matti, che corri, che cerchi e desideri tutto l’oro, la gloria,...

Datemi la Vostra Rabbia

Datemi la Vostra Rabbia

      DALLA SERIE NOSTALGIA DI ETERNO, trasmettiamo “ti ho aspettato per novemilaottocentocinquantacinque giorni salvo due” … perchè non si avrà tempo poi per dire ho amato, perchè tu mi riconosca, perchè incominci finalmente il graduale sgretolarsi dell’inferno dell’essere vivente-inesistente e mai più avrete modo di fare ancora questo che fate ora. A chi trascorre la sua vita ben regolata, senza sbavature, quelli che si scavano dei profondi solchi di abitudini rabbiose che li portano dolcemente verso la spiaggia infinita, vorrei fare loro un discorso sentito, vero, umano, fare in modo che capiti a loro un inghippo, senza che nessuno gridi scansati. Ma se voglio davvero rovinare l’andropausa esistenziale...

I RISVEGLI dei SONNAMBULI

I RISVEGLI dei SONNAMBULI

IL PRIMO SINTOMO DEL RISVEGLIO è IL SOSPETTO CHE SI STIA DORMENDO (GURDJIEFF) Da anni vedo gente per lavoro. Uno stadio pieno. E certe volte davvero mi sembrano tutti dei ragni ciechi che andando a tastoni cercano una fessura nella loro prigione da dove uscire per la felicità. “Beufs blancs que bavent avec lenteur”, ruminanti rassegnati. -” Amico, cos’hai fatto in tutti questi anni?” -“Sono sempre andato a letto presto”, come nel film di Leone. Dormiamo, fratelli. Dormiamo tutti come poppanti inquieti. Ma un giorno speciale viene per tutti. Un giorno in cui ad un uomo, per esempio, viene incontro una con un vestitino dalla vita come un anello da tenda e un profumo fosforescente. Il sonno da sala operatoria, allora, si...

 

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