I “senza pietà”

 I GIUSTIZIERI   Voi lo sapete, amici, ed io lo so. Anche i versi somigliano alle bolle di sapone; una sale e un’altra no.” Saba Il lutto, qualsiasi lutto, diventa più leggero se lo si capisce e, a parte quello Grande, è sempre razionalmente spiegabile. Io sono in lutto, amici, un minuscolo lutto, ma pur sempre lutto. Cercherò di capire, quindi, coloro che nella mia vita mi hanno perseguitato, quasi sempre al vedermi, nei primi cinque secondi di presentazione: erano sicuri che io peccassi più di tutti, forse perché sorrido, barra rido, barra derido.  Molti signori seri si uniscono tra loro e cercano di buttare fuori corpi diversi. Esempi ce ne sono tanti. Volete che vi parli di Mary Poppins, di Lutero, di Bagnasco, di Gandhi…? Quando...

BEPPE GRILLO, che non lo facciano fuori!

BEPPE GRILLO Sono andata a vedere Beppe Grillo. Faceva le battute e tutti ridevano. Quando noi ridevamo si accendevano le luci, poi ci spegnevamo tutti e duemila seri. Quando ero piccola mio padre diceva che ero un ometto e raccontava che mi ha tolto le tonsille senza anestesia, perchè ero un ometto. E tutti ridevano. Quelle risate  me le ricordo. “E’ un ometto!” e giù tutti che ridevano. Chissà che avevano da ridere.  Diventare doloranti e dolorosi è facilissimo, certe volte il dolore assale improvviso. Il dolore è sempre della stessa materia, cambia solo l’intensità, dunque è uguale a come quando tutti ridevano perchè ero un ometto, come anche con Beppe Grillo in cui ridevano tutti e duemila perchè stiamo andando a puttane,...

 

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